19.2.06

equo e solidale: meno consumo, più sobrietà

Su "Azione Nonviolenta" di novembre 2005, c'era un articolo interessante di padre Alex Zanotelli intitolato: "Ripensare il commercio equo e solidale: meno consumo e più sobrietà".

Parte del pezzo si concentrano sul paradosso della presenza di prodotti del CES (comm. equo e sol.)nei supermercati:
-il prodotto equo e solidale nella grande distribuzione porta ad un aumento dei volumi di vendita, non accompagnati ad una adeguata sensibilizzazione dei cittadini; ci si dimentica che il CES è nato per favorire una presa di coscienza orientata al cambiamento del sistema commerciale internazionale.
-Inoltre il CES ora prospera nei fatturati ma è poco presente nelle azioni politiche.
-E ancora: il CES non dovrebbe essere uno stimolo a consumare di più, ma dovrebbe invitare ad uno stile di vita più sobrio che portia diminuire i consumi.
-La dimensione della bottega è fondamentale perchè permette di sperimentare relazioni umane e fraternità, opponendosi alla logica massificante e consumista del supermercato.
-Il sud del mondo non ha bisogno arrivino più soldi, ma di un cambiamento del sistema commerciale, che lo porti ad essere autonomo dal nord.

www.nonviolenti.org

10.2.06

"Sobrietà", Francesco Gesualdi, Feltrinelli 2005

Come uscire dal modello consumista occidentale? Quale strada percorrere?
Per Gesualdi è necessaria un'altra concezione del lavoro e della ricchezza e della solidarietà collettiva, per costruire un'altra società capace di coniugare SOBRIETA', PIENA OCCUPAZIONE e DIRITTI FONDAMENTALI PER TUTTI.

Questo attraverso:

1. ECONOMIA LOCALE (anzichè globale, in cui le comunità sono in rapporto col proprio territorio);

2. PARTECIPAZIONE DIRETTA AI SERVIZI (forme di governo locale più partecipate e democratiche che favoriscano l'economia locale, garantendo stabilità all'economia pubblica anche quando quella globale è in crisi);

3. RISCOPERTA DEL FAI-DA-TE (come oppotunità di lavoro che non ha bisogno di accrescere i consumi altrui).

Dobbiamo avere il coraggio e la responsabilità di pensare all'alternativa.
L'alternativa è la sobrietà equa e solidale.

www.cnms.it

1.2.06

Alex Langer (1946-1995)


Fu insegnante, giornalista, europarlamentare col movimento dei Verdi.
Chiedendosi come potrebbe avvenire la "riconversione ecologica" della nostra società, rispondeva che solo un mutamento radicale delle nostre abitudini sociali e culturali renderebbero possibili, e desiderabili, cambiamenti della società in senso "ecologico".
Il motto olimpico "citius, altius, fortius" (più veloce, più forte, più alto) che sintetizza oggi la nostra quotidianità, dovrebbe essere sostituito con "lentius, prufundius, suavius" (più lento, più profondo, più dolce).
Solo con diversi valori e abitudini potremo cambiare la società. Norme singole sono di scarso valore.