27.10.06

PRIMITIVO ATTUALE di John Zerzan


L'altro ieri sono andato in biblioteca a Chioggia. Mesi fa avevo richiesto due libri. Sono arrivati! Uno di questi è "PRIMITIVO ATTUALE".

Dice che la "civilizzazione" ha solamente separato l'uomo dalla natura, portando il pianeta al collasso: il clima si riscalda, le specie scompaiono assieme alle foreste pluviali, la gente muore di fame su tre continenti e si gonfia di psicofarmaci negli altri due.
Ma dei "selvaggi" come i Boscimani e gli Aborigeni sono sani, si nutrono in maniera soddisfacente e non dedicano più di due-tre ore al giorno ai problemi di sussistenza materiale.
Prima della rivoluzione Neolitica (con l'introduzione dell'agricoltura e dell'allevamento), l'uomo cacciatore e raccoglitore era libero e con uno stile di vita egalitario; l'uomo agricoltore ha creato la schiavitù della tecnica e le caste sociali.
Il risultato è che oggi non sappiamo più trovarci da soli il cibo che ci serve per vivere, o costruirci gli attrezzi che ci necessitano.
Le società primitive si sono rifiutate di crescere nel numero e nella tecnica, anche se ne avevano tutte le possibilità, perchè sapevano che non si possono distruggere tutte le risorse, e che bisogna spostarsi sempre da un luogo all'altro, anzichè crescere all'infinito.

www.tmcrew.org/eco/primitivismo/index.html

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